Descrizione
Se la Storia ha un gusto, per Uwe Timm è questo: salsiccia di vitello arrosto tagliata a fettine e cosparsa di ketchup e curry. Lena Brücker aveva il suo chiosco in una piazza ventosa della zona portuale di Amburgo, e serviva instancabile una impareggiabile «currywurst», un piatto povero dal gusto esotico, da consumare ai bordi dei marciapiedi. Si raccontava che fosse stata proprio lei ad avere inventato quella ricetta così originale, ma con il passare degli anni il chiosco di Frau Brücker ha smesso di vendere la sua prelibatezza e la donna è diventata una signora quasi centenaria che vive in una casa di riposo fuori città. È qui che mentre lavora a maglia Lena racconta una vicenda di passione e amore, di guerra e diserzione. Era il 1945 e la città di Amburgo stava per essere invasa dalle forze inglesi; per strada i soldati tedeschi si radunavano in commando d’assalto pronti alla resistenza, altri invece avevano scelto di disertare la chiamata alle armi. Sarà proprio dall’incontro nei pressi di un cinema tra Lena e l’ufficiale Bremer che la storia della currywurst avrà inizio. È la vicenda di una donna rimasta sola e di un soldato che vuole dimenticare e ricominciare da capo. La scoperta della currywurst inizia con un capriccio privato e finisce in un affresco collettivo. Partendo da un piatto popolare e dai piccoli avvenimenti quotidiani, Uwe Timm evoca magistralmente l’ultimo mese di guerra e i primi anni del dopoguerra, le macerie di Amburgo e la denazificazione, la scoperta dei lager e la borsa nera. È la memoria di un mondo scomparso, fatto di personaggi, luoghi e oggetti, di sapori e odori, e ricostruisce con rara concretezza la vita quotidiana della Germania nei giorni che segnarono da un lato la caduta della città di Amburgo e dall’altro quella del Terzo Reich.