Descrizione
Solo un passo divide Giulia da quella vetrina. Un passo che però le sembra il più difficile che abbia fatto nella sua vita. Perché dietro quel vetro c’è un oggetto che non vede da tanto tempo, ma la cui immagine è impressa dentro di lei come un tatuaggio sulla pelle. Per tutti è una semplice trottola, per lei rappresenta l’attimo in cui il mondo si è inceppato lasciandola in bilico. Ma ora è di nuovo davanti ai suoi occhi. E così all’improvviso Giulia intravede la sé stessa giovane. La ragazza che mentre Roma nel 1943 era sotto il giogo dell’orrore nazista, correva impugnando una pistola per colpire gli artefici di tutta quella sofferenza. Le sue mani che fino al giorno prima sfioravano con delicatezza i tasti di un pianoforte trovarono il coraggio di combattere insieme a molti altri giovani per la libertà. Come se fosse l’unica scelta possibile, come se un’altra strada non fosse percorribile. Accanto a lei Leo e il loro amore nato nei rifugi in cui erano costretti a nascondersi, negli abbracci per superare la paura. Leo che una notte le disse che qualunque cosa fosse successa lei doveva solo tenere con sé la trottola che le aveva mostrato e che significava moltissimo per lui. Allora nulla sarebbe mai cambiato per loro. Ma quando non si seppe più nulla di lui dopo un attacco nemico Giulia non riuscì a ritrovare quell’oggetto. E tutto intorno da quel giorno smise di girare. E adesso eccolo in quella vetrina. Giulia deve scoprire come è finito lì. E c’è un’unica persona a cui per la prima volta è pronta a raccontare la sua storia: Flavia, che ha cresciuto come una nipote. Perché sappia che non è vero che i vuoti lasciati dalle persone che abbiamo amato non si riempiono più. In realtà sono sempre colmi della loro protezione bisogna solo non aver paura di ascoltarli.